Fichier:Visore stereoscopico a mano - Museo scienza tecnologia Milano 08886 04.jpg

Le contenu de la page n’est pas pris en charge dans d’autres langues.
Un livre de Wikilivres.

Fichier d’origine(1 280 × 853 pixels, taille du fichier : 241 kio, type MIME : image/jpeg)

visore stereoscopico a mano - Stereoscopio Messicano.   (Wikidata search (Cirrus search) Wikidata query (SPARQL)  Create new Wikidata item based on this file)
Auteur
Holmes Oliver Wendell Sr (inventore)
Titre
visore stereoscopico a mano - Stereoscopio Messicano.
Description
Italiano: Questo visore, di fattura elegante, è costituito da una struttura in legno a forma di croce con, nella parte inferiore, una maniglia ripiegabile per l'impugnatura Ad un'estremità del lato lungo della croce è fissato il visore vero e proprio costituito da un telaio in legno con due lenti convergenti costituite da due prismi a sezione quadrata inseriti in una mascherina in metallo nichelato e decorato, con i bordi rivestiti in velluto bordeaux Tra le due lenti è posto un setto separatore in legno che poggia sull'asse derivante dalla mascherina Sul lato lungo della croce è inserita una barra trasversale, spostabile lungo l'asse, sulla quale si inserisce il portavedute nel quale si posiziona la stereoscopia che viene tenuta in posizione da due mollette in metallo.
Funzione

Visione di stereoscopie. Probabilmente utilizzato soprattutto con negativi da guardare in trasparenza.

Modalità d'uso

Inserita la stereoscopia nell'apposito alloggio, si appoggia il viso alla mascherina Le lenti del visore aiutano gli occhi a sovrapporre le due immagini e a percepirle come una sola, ottenendo in questo modo l'effetto di tridimensionalità.

Notizie storico-critiche
La stereoscopia è una tecnica utilizzata soprattutto nel XIX secolo per ottenere l'illusione di un'immagine tridimensionale I primi studi moderni sulla visione stereoscopica si devono a Wheatstone il quale si accorse che due immagini dello stesso soggetto riprese da due punti di vista leggermente differenti, guardate attraverso un dispositivo che permetteva a ciascun occhio di vederne una sola delle due, venivano poi ricomposte dal cervello come se fosse una sola immagine ma come se fosse in tre dimensioni Nel 1849, David Brewster creò il primo visore stereoscopico: era costituito da una scatola con forma rastremata con due lenti dalla parte più stretta e l'immagine stereoscopica da quella opposta. All'interno un separatore permetteva ad ogni occhio di vedere una sola delle due immagini Una delle prime presentazioni in pubblico di questa tecnica (utilizzando dagherrotipi stereoscopici) si ebbe alla Great Exhibition nel 1851 Inizialmente, per ottenere le stereoscopie, venivano fatte due riprese dello stesso oggetto con un apparecchio che veniva spostato di qualche centimetro lungo una guida Successivamente vennero prodotti i primi apparecchi fotografici bioculari ovvero apparecchi con due obiettivi uguali montati affiancati che permettevano la ripresa simultanea delle due immagini (obiettivi stereo). Con l'introduzione delle macchine a soffietto anche gli apparecchi stereoscopici divennero portatili Le stereoscopie venivano poi guardate con appositi visori le cui lenti aiutavano gli occhi a sovrapporre le due immagini e a percepirle come una sola (non si avevano più scatole con separatore in mezzo) Tra il 1850 e il 1870 vennero venduti migliaia di visori stereoscopici, anche economici, e milioni di stereoscopie, soprattutto di paesaggi, monumenti e ritratti Le riprese stereoscopiche furono soprattutto appannaggio di fotografi professionisti e meno di amatori Il commercio di immagini stereoscopiche di luoghi vicini e lontani e la moda dilagante fra le classi abbienti di collezionarne in grande quantità possono essere spiegati riconducendosi al desiderio di scoperta del mondo che caratterizza la seconda metà dell' '800 Il successo della fotografia stereoscopica proseguì fino al 1930 per riprendere brevemente negli anni '50 e '60. In quegli anni il View Master fu l'ultimo sistema stereoscopico largamente diffuso. Questo stereoscopio venne inventato da Oliver Wendell Holmes Sr nel 1860 ed era noto con il nome di Stereoscopio Americano. Costruito in legno con paraluce in cuoio. Successivamente fu prodotto da diverse aziende anche in Europa e lo troviamo infatti in un catalogo del 1908 della J. Fleury-Hermagis con il nome di Stereoscopio Messicano, arricchito sulla superficie esterna del paraluce da una lamina metallica decorata con motovi floreali a sbalzo Gli stereoscopi Hermagis venivano venduti in Italia da ditte quali la Ditta Ganzini, Namias & C. di M. Ganzini e da Lamperti & Garbagnati entrambe di Milano.
Date entre 1900 et 1910
date QS:P571,+1950-00-00T00:00:00Z/7,P1319,+1900-00-00T00:00:00Z/9,P1326,+1910-00-00T00:00:00Z/9
Technique / matériaux velluto
Dimensions hauteur : 12 cm ; largeur : 31 cm
dimensions QS:P2048,12U174728
dimensions QS:P2049,31U174728
Poids : 210 g
institution QS:P195,Q947082
Numéro d’inventaire
8886
Références
  • Fleury Hermagis (1908) J. Fleury - Hermagis : Opticien Breveté, Parigi, p. 22
  • White R. (2001) Discovering Old Cameras 1839 - 1939, Princes Risborough, UK
Source / photographe Catalogo collezioni (in it). Museoscienza.org. Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci, Milano.
Autorisation
(Réutilisation de ce fichier)
w:fr:Creative Commons
paternité partage à l’identique
Vous êtes libre :
  • de partager – de copier, distribuer et transmettre cette œuvre
  • d’adapter – de modifier cette œuvre
Sous les conditions suivantes :
  • paternité – Vous devez donner les informations appropriées concernant l'auteur, fournir un lien vers la licence et indiquer si des modifications ont été faites. Vous pouvez faire cela par tout moyen raisonnable, mais en aucune façon suggérant que l’auteur vous soutient ou approuve l’utilisation que vous en faites.
  • partage à l’identique – Si vous modifiez, transformez, ou vous basez sur cette œuvre, vous devez distribuer votre contribution sous la même licence ou une licence compatible avec celle de l’original.






Légendes

Ajoutez en une ligne la description de ce que représente ce fichier

Éléments décrits dans ce fichier

dépeint

Historique du fichier

Cliquer sur une date et heure pour voir le fichier tel qu'il était à ce moment-là.

Date et heureVignetteDimensionsUtilisateurCommentaire
actuel21 mai 2016 à 14:33Vignette pour la version du 21 mai 2016 à 14:331 280 × 853 (241 kio)Federico Leva (WMIT){{ICCD TRC | institution = {{institution:Museoscienza}} | permission = {{cc-by-sa-4.0}} | RSR1 = Brenni, Paolo | CTP = Industria, manifattura, artigianato | AUT1R = inventore | BIB2G = Discovering Old Cameras 1839 - 1939 | AUT1N = Holmes Oliver Wend...

La page suivante utilise ce fichier :

Métadonnées